Cos’è il compostaggio?
Il compostaggio è un processo naturale attraverso il quale la sostanza organica si trasforma in fertilizzante organico che può essere utilizzato nelle normali pratiche agricole.
La trasformazione avviene grazie ai microrganismi presenti nella sostanza organica (batteri aerobici e funghi), i quali per essere vitali ed efficienti abbisognano dell’ossigeno presente nell’aria.
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Tra i rifiuti in vetro è possibile conferire:
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tra i rifiuti in carta e cartone è possibile conferire:
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Non possono invece essere conferiti:
Alcuni accorgimenti
Affinché l’impianto di destinazione di questo materiale (la cartiera) possa effettivamente recuperare carta e cartone è necessario che:
Cosa succede dopo la raccolta?
Il processo del riciclo
La carta e il cartone che vengono raccolti dalle campane stradali (raccolta stradale) o direttamente presso le utenze (raccolta domiciliare) vengono conferiti presso “piattaforme”, ovvero impianti che si occupano della selezione della carta.
La selezione può essere ordinaria o spinta. Nel primo caso è di tipo meccanico, nel secondo è manuale: ovvero operatori, opportunamente addestrati, prelevano ciascuno, da un nastro trasportatore, una diversa tipologia di carta e la depongono in contenitori separati.
Dopo la selezione, il materiale separato subisce un processo di adeguamento volumetrico (pressatura e legatura in balle).
La carta da macero non è tutta uguale: il suo valore, sia economico che tecnico, aumenta quanto più il materiale è selezionato e privo di impurità.
Il materiale così selezionato viene conferito presso le cartiere da dove ha inizio il processo del riciclo vero e proprio. La carta viene inserita in uno “spappolatore” che trita e trasforma tutto in poltiglia con l’aggiunta di acqua calda. L’impasto viene poi filtrato per eliminare le impurità più grossolane e inserito in un depuratore che ne separa la cellulosa. A questa pasta viene mescolata della cellulosa vergine in proporzioni diversa a seconda dell’utilizzo futuro.
I prodotti del riciclo
Qualsiasi tipo di carta può esser prodotta con carta riciclata: dai quotidiani alla carta per usi grafici di alta qualità, dal cartone ondulato ai vassoi per uova, frutta e verdura.
Circa il 90% dei quotidiani italiani è realizzato in carta riciclata e il 90 % delle scatole per la vendita di pasta, calzature e altri prodotti è in cartoncino riciclato.
...e il Tetra Pak???
Cos’è
Tetra Pak è il nome dell’azienda svedese che nel 1952 inventò il primo contenitore in cartone a quattro facce triangolari (da cui il nome) per il confezionamento e la conservazione di bevande.
Le materie prime
I cartoni per bevande vengono anche chiamati “poliaccoppiati” in quanto costituiti da più strati di materiali diversi: carta, polietilene e alluminio.
La carta e il polietilene vengono utilizzati per i contenitori dei prodotti alimentari freschi che devono essere conservati in frigo (latte fresco).
Per i prodotti sottoposti al trattamento U.H.T. (ultra high temperature), che possono essere conservati per un tempo maggiore a temperatura ambiente, nei contenitori viene inserito uno strato di alluminio che protegge dagli agenti esterni (aria, luce, microrganismi). In questo caso esso è formato da:
Recupero dei cartoni per bevande
I cartoni per bevande sono riciclabili e la principale via di riciclo è quella della cartiera. I contenitori vengono triturati e introdotti in un pulper dove vengono “spappolati”e delaminati (separati nei singoli componenti con processi meccanici e acqua). Il materiale in uscita viene quindi introdotto in una grande centrifuga che lava via le fibre di cellulosa separandole dall’alluminio e il polietilene. La pasta di cellulosa in sospensione viene messa in una tela drenante, perde gran parte dell’acqua e le fibre si intrecciano per formare il foglio. Successivamente il foglio viene asciugato per via meccanica e per via termica. L’alluminio e il polietilene vengono invece lavati, triturati, essiccati, fusi e addensati a 180°C a formare un materiale di natura plastica.
I prodotti del riciclo
Dalle fibre di cellulosa dei cartoni per bevande si ottiene carta per usi non alimentari, impiegata per prodotti di cancelleria (buste, risme, cartelline, ecc.). Dai residui di polietilene e alluminio, invece, si ottiene una plastica che viene utilizzata nel settore dello stampaggio, dell’edilizia e dei gadgets (portachiavi, portapenne, penne a sfera, ecc.).
"Ai sensi dell'art. 7 del D. Lgs 5 febbraio 1997, n . 22 (Decreto Ronchi) i rifiuti si suddividono in:"
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Nel rifiuto umido (organico o biodegradabile) è possibile conferire:
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Tra i rifiuti in plastica è possibile conferire:
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La raccolta dei rifiuti urbani puo’ avvenire utilizzando:
Il sistema "stradale" utilizza contenitori per la frazione secca, umida e per la raccolta differenziata posizionati in luoghi pubblici.
Contenitori utilizzati:
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Frazione secca cassonetto da 1100 lt. |
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Frazione umida bidone da 240 lt |
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Carta-cartone campana gialla |
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Vetro - plastica - lattine campana verde |
Il sistema "porta a porta" prevede invece l’asporto del materiale "a domicilio". L’utenza viene dotata di appositi contenitori (o sacchetti) che debbono essere esposti in luogo pubblico nei giorni prestabiliti per la raccolta.
Attualmente nel bacino Sinistra Piave la raccolta "porta a porta" viene attuata con diverse modalità:
1) raccolta secco e umido "porta a porta" - raccolta differenziata stradale
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Bidone per il rifiuto secco da 120 lt. | ![]() |
Bidoncino per il rifiuto umido da 40 lt. |
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Campana gialla stradale per la carta-cartone | ![]() |
Campana verde stradale per il vetro (monomateriale) |
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Cassonetto blu/bianco per plastica/lattine (multimateriale) |
2) raccolta secco e umido "porta a porta" - raccolta differenziata "porta a porta"
In questo caso anche i materiali recuperabili (carta, vetro, plastica, lattine) sono raccolti a domicilio con appositi bidoncini.
3) raccolta secco e umido “porta a porta” - raccolta differenziata “porta a porta” - CON SACCHETTO
Rifiuto secco: sacchetto da 80 lt.
Rifiuto umido: bidoncino da 40 lt.
Carta-cartone: cassettina
Vetro/alluminio: bidone
Plastica: sacchetto