Compostaggio domestico

Cos’è il compostaggio?
Il compostaggio è un processo naturale attraverso il quale la sostanza organica si trasforma in fertilizzante organico che può essere utilizzato nelle normali pratiche agricole.
La trasformazione avviene grazie ai microrganismi presenti nella sostanza organica (batteri aerobici e funghi), i quali per essere vitali ed efficienti abbisognano dell’ossigeno presente nell’aria.

Cos’è il compostaggio domestico?
Il compostaggio domestico è il processo di decomposizione della sostanza organica che viene praticato direttamente dai cittadini all’interno dei propri giardini, utilizzando i rifiuti domestici.

Quali materiali si possono compostare?
Scarti di cucina: residui della pulizia di verdura e frutta, avanzi di cibi cotti, gusci di uova rotti finemente, salviette di carta usate, piccoli ossi e cartilagini.
Scarti del giardino: sfalci erbosi essiccati al sole, ramaglie di potatura di piccola pezzatura, foglie secche, fiori appassiti.
Materiali biodegradabili: carta non patinata, cartone in piccoli pezzi inumidito, segatura e trucioli non trattati con vernici.
Le tecniche di compostaggio
Il compostaggio domestico può essere effettuato:

  • In cumulo
  • In concimaia
  • In “composter”
  • In cassa di compostaggio

IL CUMULO
Dove allestire il cumulo?
Il cumulo deve essere posto all’ombra di piante a foglia caduca: in questo modo d’estate è in ombra, mentre d’inverno è scaldato da tiepidi raggi solari. Il luogo deve essere accessibile durante tutto l’anno e possibilmente vicino a fonti d’acqua in modo che si possa bagnare il cumulo nel caso fosse troppo secco.

Forma e dimensione del cumulo
La forma del cumulo dovrebbe essere cambiata in base all’andamento stagionale.
D’estate è da preferirsi una forma a “trapezio” che permetta di assorbire gran parte delle piogge e sostituire l’acqua via via evaporata.
D’inverno invece è consigliabile una forma a “triangolo” per favorire lo sgrondo dell’acqua piovana ed evitare così un’eccessiva umidificazione del cumulo in un periodo di scarsa evaporazione
Affinché possano essere rispettate le condizioni di umidità e temperatura ottimali per l’attività dei microrganismi responsabili del processo, il cumulo dovrebbe avere le seguenti dimensioni minime

La miscela ideale
Per poter garantire un buon equilibrio nutrizionale ai microrganismi responsabili del processo di trasformazione è necessario miscelare sempre gli scarti umidi di cucina con quelli più secchi del giardino, come ad esempio ramaglie di potatura, erba appassita, fogliame, paglia o carta.
La miscelazione permette anche di raggiungere l’umidità ottimale e garantisce la porosità necessaria per un buon ricambio dell’aria.
La miscelazione può essere effettuata alternando strati alti 5/10 cm di scarti più umidi con scarti meno umidi.

Il controllo dell’umidità
La quantità di acqua presente nel cumulo può variare a seconda dell’evaporazione e della piovosità. Se vi è troppa acqua il substrato può marcire causando cattivi odori, se invece il materiale è secco il processo di decomposizione rallenta fino a fermarsi completamente.

E’ necessario pertanto prevedere:

  • Una buona miscelazione degli scarti;
  • Un’adeguata forma del cumulo;
  • La predisposizione di uno strato drenante di 10/15 cm di materiale legnoso;
  • La copertura del cumulo nel caso di piogge frequenti;
  • L’annaffiatura del cumulo

Ossigenazione del cumulo
Al fine di consentire un buon ricambio dell’aria anche all’interno del cumulo è necessario rivoltare il materiale con una adeguata frequenza:

  • Estate: 1 rivoltamento ogni due mesi;
  • Inverno: 1 rivoltamento ogni 3-4 mesi.

E’ importante che il materiale non venga mai compresso!

Temperatura del cumulo
Per verificare se il processo di trasformazione della sostanza organica si sta realmente compiendo è necessario controllare l’andamento della temperatura del cumulo. In particolare si possono distinguere due differenti fasi:

  • 1° fase: innalzamento della temperatura (inizio dell’attività di decomposizione)
  • 2° fase: diminuzione della temperatura e stabilizzazione a condizioni ambientali (maturazione del compost)

Se non si riscontrano queste due fasi, in particolare la fase di innalzamento della temperatura, significa che il processo di trasformazione non si sta compiendo e devono essere verificate le condizioni descritte in precedenza.

IL COMPOSTER
Il composter è un contenitore a forma di campana, generalmente in plastica, dotato di un’apertura superiore per l’inserimento del materiale da compostare e di un’apertura laterale o di una saracinesca per il prelievo del compost maturo o per verificare l’andamento del processo di compostaggio.
Rispetto al cumulo, il composter protegge il materiale in caso di basse temperature e di pioggia e ne permette una buona igienizzazione. Inoltre, in caso di giardini di piccole dimensioni, l’utilizzo del composter è consigliato in quanto nasconde il rifiuto dalla vista del vicino!
Per contro, l’utilizzo del composter porta ad una scarsa aerazione del materiale e complica le operazioni di rivoltamento.
Per quanto riguarda il processo di compostaggio e, in particolare, la miscelazione degli scarti e la gestione della temperatura e dell’umidità, valgono le stesse indicazioni fornite per il cumulo.

Alcuni inconvenienti….

  • Lumache: durante il periodo autunnale possono depositare le uova nel compost che poi verrà utilizzato nell’orto o nelle piante. E’ consigliabile cercare ed eliminare queste uova (sono chiare di forma sferica e riunite in grappoli) prima di utilizzare il compost.
  • Topi: la loro presenza si registra soprattutto nel caso del cumulo se vengono utilizzate grandi quantità di cibi cotti e di origine animale. Tale inconveniente non si verifica nel caso di piccoli quantitativi.
  • Odori molesti: se il materiale è troppo umido o se è poco ossigenato si può verificare questo inconveniente. Si consigliano rivoltamento frequenti e l’aggiunta di materiale secco.
  • Moscerini e vermi: la loro presenza non è un inconveniente; la presenza di lombrichi contribuisce al processo di compostaggio.
  • Erbe infestanti: la temperatura raggiunta dal materiale nella fase attiva del processo non inibisce la germinazione dei loro semi. Si consiglia di estirparle prima della fioritura.

IL COMPOST
A seconda della durata del processo di compostaggio (soprattutto della fase di maturazione) si possono ottenere tre tipi diversi di compost:

  • Compost fresco (2-4 mesi): è un materiale ancora in fase di trasformazione, ricco di elementi nutritivi e non ancora stabile. Il suo utilizzo è consigliato per la concimazione autunnale.
  • Compost pronto (5-7 mesi): è un materiale più stabile e, a causa delle trasformazioni più lente, ha un effetto concimante più leggero. Può essere utilizzato per la fertilizzazione dell’orto prima della semina o del trapianto.
  • Compost maturo (10-12 mesi): è un compost molto stabile, pertanto può essere utilizzato nei periodi vegetativi più delicati a diretto contatto con le radici e con i semi delle piante. E’ indicato come terriccio per le piante in vaso e per le risemine dei prati.
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